venerdì 28 luglio 2017

MUNICIPAL WASTE: RITORNO IN GRANDE STILE



Preparate un calderone, aggiungeteci birra, marijuana, feste, donne nude e capelloni, mescolate il tutto ed otterrete una ricetta sublime dal nome di Slime and Punishment.

I festaioli di Richmond sono tornati ed hanno portato con sé un carico di adrenalina da disperdere per il mondo. A cinque anni dal rilascio del loro ultimo The Fatal Feast i Municipal Waste ritornano in scena con Slime and Punishment, titolo duramente efficace che vede in formazione una new entry, il chitarrista Nick Poulos, collega di Ryan Waste nei Bat e nei Vulture.

Cosa aspettarsi da questo nuovo album? Beh la formula è sempre la stessa, sboccate da alcol e sedie dietro la schiena. Ascoltando ogni singolo pezzo ci si immagina già voli dal palco, stage diving, pogo violento e headbanging da rompersi il collo. Gli Waste sono dei maestri in questo genere di cose.
Il making of dell'album è stato un po' travagliato, sia per il prolungamento del tour di The Fatal Feast, sia per la loro meticolosità nello svolgere il proprio lavoro. Il gruppo iniziò a scrivere materiale capace di riempire un intero disco: non soddisfatti del risultato, hanno cestinato tutto e ricominciato da zero, prendendo gli spunti più efficaci dal lavoro buttato via. Nonostante ciò non hanno mollato e sono comunque riusciti a tirar fuori un lavoro degno di nota. 
Come al solito i brani sono brevi ma pungenti, con pezzi che vanno dai cinquanta secondi a non più di tre minuti.

L'album viene aperto da Breathe Grease, una bella scarica di adrenalina che ci fa ben sperare nell'andamento delle tracce successive. Ancora con Shrednecks, brano condito con blast beat da capogiro e la tipica sfuriata canora di Tony Foresta. Uno dei brani più memorabili è sicuramente la title track, dal tono un pò più old school e dal ritornello che vi martellerà il cervello.
Low Tolerance è probabilmente il punto più alto del disco, esecuzione decisamente thrash con parti armoniche che si sposano alla perfezione nell'agglomerato di riff devastanti e percussioni demoniache.

Il grande ritorno degli Waste ha reso felici migliaia di persone che aspettavano con ansia la risposta di uno dei gruppi migliori del genere. Ritorno in grande stile? Decisamente sì. I ragazzi si sono davvero impegnati, e come sempre gli sforzi danno i loro frutti. L'album è piaciuto alla critica ma soprattutto è piaciuto a me, è il perfetto connubio tra macello e... no, è solo macello, il che va benissimo.
Dunque, preparate birra e cuffie ed ascoltate questa chicca senza esclusione di colpi, sfogatevi ed abbattete i muri a testate!



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