POP ALWAYS WINS
Si possono ricercare mille tipi di ascolto diversi nella musica, dai generi più complessi a quelli più pesanti o più trasognati, ma io credo che la formula vincente sarà sempre quella del pop (laddove per pop si intende pop, non dance o addirittura musica commerciale odierna con pretese tutt'altro che artistiche).
Il pop ha quella giusta armonia nei suoni e nelle atmosfere che fa bene alle orecchie più di qualsiasi altra musica: non richiede un eccessivo impegno all'ascolto, ma si impegna a far sì che esso sia piacevole per il pubblico. Non dico che non esistono altri generi in grado di compiacere l'ascoltatore, dico che il pop sa farlo in una maniera gratuita e spontanea che difficilmente si riscontra altrove.
Il mio discorso può essere difettoso e di parte (il mio gruppo musicale preferito in assoluto è l'incarnazione del pop: i Beatles), ma sfido chiunque a negare che pezzi pop stranoti come "Here comes the sun" dei sopracitati, o "Wouldn't it be nice" dei contemporanei Beach Boys siano capolavori che piacciono a tutti. E che dire dell'album d'esordio degli Stone Roses, gruppo importantissimo nel britpop, o ancora il mastodontico "69 love songs" dei Magnetic Fields (giusto per citare qualche nome tra i tanti)?
E per accontentare chi vuole intendersene di musica, il pop ha innegabilmente raggiunto vertici artistici molto elevati: basti pensare all'LP "Sg.t Pepper's lonely hearts club band", capolavoro dei Beatles e opera che ha difatti reso il pop una forma d'espressione colta al pari della musica classica o del jazz, o al synth-pop elettronico dei Kraftwerk ("Trans-europe express", o "The man-machine"), gruppo fondamentale che ha dato alla musica elettronica (sino ad allora un genere piuttosto complesso e sperimentale) un volto pop universale.
E poi, ad esser franchi, quale musica colpisce ed unisce di più di una comprensibile da tutti e che mira ad evocare sensazioni leggere e tendenzialmente positive nell'animo di chi ascolta? Si tratta di un'armonia sonora che diventa anche somatica o quantomeno psicologica, di una immediatezza evocativa quanto un architettura sonora di musica classica, di una benefica aria di universalità.
Se non ci credete, provate:
The Beatles - Getting better
Beach Boys - Wouldn't it be nice
Kraftwerk - Europe endless
The stone roses - Waterfall
The magnetic fields - Absolutely cuckoo
Il mio discorso può essere difettoso e di parte (il mio gruppo musicale preferito in assoluto è l'incarnazione del pop: i Beatles), ma sfido chiunque a negare che pezzi pop stranoti come "Here comes the sun" dei sopracitati, o "Wouldn't it be nice" dei contemporanei Beach Boys siano capolavori che piacciono a tutti. E che dire dell'album d'esordio degli Stone Roses, gruppo importantissimo nel britpop, o ancora il mastodontico "69 love songs" dei Magnetic Fields (giusto per citare qualche nome tra i tanti)?
E per accontentare chi vuole intendersene di musica, il pop ha innegabilmente raggiunto vertici artistici molto elevati: basti pensare all'LP "Sg.t Pepper's lonely hearts club band", capolavoro dei Beatles e opera che ha difatti reso il pop una forma d'espressione colta al pari della musica classica o del jazz, o al synth-pop elettronico dei Kraftwerk ("Trans-europe express", o "The man-machine"), gruppo fondamentale che ha dato alla musica elettronica (sino ad allora un genere piuttosto complesso e sperimentale) un volto pop universale.
E poi, ad esser franchi, quale musica colpisce ed unisce di più di una comprensibile da tutti e che mira ad evocare sensazioni leggere e tendenzialmente positive nell'animo di chi ascolta? Si tratta di un'armonia sonora che diventa anche somatica o quantomeno psicologica, di una immediatezza evocativa quanto un architettura sonora di musica classica, di una benefica aria di universalità.
Se non ci credete, provate:
The Beatles - Getting better
Beach Boys - Wouldn't it be nice
Kraftwerk - Europe endless
The stone roses - Waterfall
The magnetic fields - Absolutely cuckoo