LUIGI TENCO: PIÙ DI UN CANTAUTORE
Luigi Tenco è un personaggio autorevole e oserei dire leggendario nella musica, soprattutto quella italiana. Una figura dibattuta, misteriosa, a tratti scabrosa e dalla morte poco chiara. Ma al di là delle tante opinioni e voci sulla sua vita e ancor più sulla sua fine, vorrei soffermarmi su Tenco in quanto artista cercando di far capire perché lo ritengo il nostro più grande e sottovalutato cantautore.
Innanzi tutto, ciò che più è innegabile a proposito di questa personalità musicale è la sua importanza storica: Tenco scriveva e cantava di cose serie prima di altri, quando chi gli stava attorno faceva successo con prodotti di levatura contenutistica di gran lunga inferiore. Lo stesso De André, il cantautore forse più popolare e osannato in Italia, non sarebbe esistito o quantomeno non avrebbe avuto lo slancio che ha avuto senza un Tenco prima di lui. La sua sfortuna, la sua maledizione o forse il suo più grande pregio è stato proprio quello di essere fuori - o meglio, avanti - rispetto al tempo: Tenco era tenebroso e dall'umore riflessivo e profondo quando la sua epoca era inebriata e colorata dalla magia del boom degli anni '60, e offriva una visione sociale del paese che andava ben al di là di questo fenomeno economico, guardando in faccia i pregiudizi e le arretratezze che costringevano l'Italia in un medioevo socio-culturale. Una lettura insidiosa delle cose, troppo diversa da quella altrui, una formula che mai avrebbe potuto regalargli il meritato e dovuto successo come musicista ed interprete. Ma per quanto mi riguarda, anche se questo già basterebbe a dare l'accesso a Luigi Tenco nella vetrina dei più grandi, non è nemmeno questo il suo aspetto più indimenticabile. Tenco è tale per la sua forza emotiva, per la sua capacità di lasciare solchi indelebili nell'animo di un ascoltatore attento ed aperto: l'arma più incisiva del nostro era la sua voce. Calda, intensa e dal timbro non indifferente, capace di dare ai suoi versi semplici un tono poetico che sa d'infinito. Nelle sue canzoni, Tenco scrive di amori, di sofferenze, di favole d'infanzia vissute ad occhi aperti e poi appassite, di rabbia contro il mondo superficiale e dà vita a tutto questo attraverso le sue corde vocali, capaci di assumere toni bassi e alti conservando sempre un gran timbro ed un'indispensabile chiarezza nel pronunciare le parole. Così Tenco riesce a far vivere al pubblico le emozioni che canta come fossero le sue, come se stesse vivendo insieme all'autore ciò di cui gli sta raccontando, come se nessun'altra sensazione provata prima fosse stata vera se paragonata a quella che trasmette l'ascolto delle sue canzoni. Senza dubbio un genio, in ogni aspetto della sua arte. Abile strumentista jazz, grandissimo autore, cantante originale, poeta profondo e pensatore autorevole.
Ma prima di essere tutto questo, la personalità di Luigi Tenco era animata da un moto rivoluzionario, anticonformista e tendente alla libertà. E come ogni spirito libero e rivoluzionario, è stato una fiamma arsa in fretta: ma questo non gli ha impedito di essere la più splendente di tutte.
Ma prima di essere tutto questo, la personalità di Luigi Tenco era animata da un moto rivoluzionario, anticonformista e tendente alla libertà. E come ogni spirito libero e rivoluzionario, è stato una fiamma arsa in fretta: ma questo non gli ha impedito di essere la più splendente di tutte.