lunedì 17 luglio 2017

DEAFENING SILENCE, l'incontro con il giovane duo


La copertina di Over the Universe
Deafening Silence sono una nuova realtà musicale emergente di Canosa di Puglia. Il giovane duo ha pubblicato da poco il suo primo singolo completamente inedito, Over the Universe, ascoltabile su Spotify, iTunes, PlayMusic e tante altre piattaforme di streaming digitale.
Abbiamo incontrato Biagio Di Nicoli, il chitarrista del gruppo.



Chi sono i Deafening Silence? Raccontaci com'è nato questo progetto.

Deafening Silence è un duo composto da me, Biagio Di Nicoli, e Sabino Brisichella, entrambi 19enni. Questo progetto, nato all'inizio di quest'anno, si è sviluppato con dei presupposti ed un identità ben precisi che abbiamo voluto suggerire già dal nome: il "silenzio assordante", appunto, rimanda alla nostra formazione, ovvero il pianoforte (uno strumento più dolce e classico) e la chitarra elettrica (più dirompente e riempitiva). C'è da dire che questa esperienza rappresenta una totale novità per noi due, esattamente come volevamo che fosse. Innanzi tutto, nessuno di noi aveva mai suonato in una line-up composta da due sole persone: abbiamo scelto questo approccio perché è meno dispersivo rispetto a quello di un gruppo più numeroso, c'è più comodità a livello di organizzazione e più coesione dal punto di vista compositivo. E poi, abbiamo deciso di sperimentare l'unione del pianoforte e della chitarra come unici strumenti perché crediamo sia una cosa di per sé atipica. Vogliamo in un certo senso essere distinguibili, cosa che abbiamo cercato di fare anche con il sound del nostro pezzo.


A proposito del vostro pezzo: parlaci dello stile musicale del duo, e magari di qualche influenza.


Over the Universe è stato registrato e pubblicato da poco, ed è di fatti il nostro primo inedito. Lo abbiamo composto all'inizio dell'estate, e nel farlo abbiamo cercato di conciliare i nostri due stili piuttosto diversi tra loro. Il background di Sabino è essenzialmente quello di un pianista di musica classica, mentre io ho quasi sempre suonato in gruppi rock, mettiamola così: lo stile soft e minimalista della nostra canzone ci è sembrato il giusto compromesso tra le nostre diverse sonorità. La traccia è cantata da Sabino, mentre io ho curato le seconde voci, su cui ho post-prodotto un leggero effetto d'eco. Dal punto di vista del canto appunto, il brano è qualcosa di piuttosto sperimentale per noi, infatti prima d'ora ci eravamo sempre concentrati solo sul suonare i nostri strumenti: Sabino ha preso lezioni di canto in quest'ultimo periodo (anch'io ho cominciato a farlo di recente), e ha da poco avviato un suo progetto solista come cantante e pianista. Ci siamo cimentati in qualcosa di insolito, insomma, una cosa che secondo me è importante fare. Se ci si vuole definire musicisti in toto, è dannoso restare fermi sul proprio genere: la vedo anche come una cosa egoistica, che ti impedisce di esprimere una parte di te che può nascondere una potenzialità inaspettata.
Per quanto riguarda il testo, invece, abbiamo cercato di proporre qualcosa di originale: non ci andava proprio di scrivere le solite cose piene di sentimentalismo o troppo emotive per così dire, e abbiamo scelto di concentrarci su sensazioni più astratte, legate agli elementi naturali (ci sono riferimenti alla pioggia, ad esempio, o al vento). A livello più strettamente sonoro, nel comporre il mio assolo di chitarra ho cercato di creare qualcosa di più tenue e soffuso rispetto al mio stile precedente, che è sempre stato più hard rispetto a questo. Prima d'ora, ero profondamente legato ad artisti come i Van Halen o Malmsteen, mentre adesso esploro ascolti più soft, più calmi.



Al di là del duo Deafening Silence, cosa fai come musicista? Raccontaci anche qualche tua esperienza precedente.

Come dicevo, ho suonato musica rock in vari gruppi come chitarrista, ma ho anche provato a fare varie esperienze per conto mio, perlopiù in vari contest. Tra i più importanti, mi sono classificato secondo al Tour Music Fest a Roma, occasione in cui ho incontrato Mogol, che mi ha fatto i complimenti e a cui ho stretto la mano (un emozione grandissima!); ho preso parte alle preselezioni di Italia's Got Talent da cui sono stato scartato; e sono stato finalista anche in un contest locale (La Creatività Musicale) che mi ha dato la possibilità di far ascoltare una mia canzone a Marco Trentacoste, il produttore di Giusy Ferreri e Francesco Sarcina. A proposito del cantante de Le Vibrazioni, mi è capitato di passare con lui le feste di Natale e Capodanno per due anni di fila tramite mio zio: ho avuto modo di parlare con lui e anche di suonarci un po' insieme, una cosa fantastica.
Più recentemente, invece, mi sto cimentando nelle prime esperienze come produttore. A nome mio ho pubblicato un brano di nome Sunset, che potremmo definire un pezzo Soft House. Sono partito dalla mia chitarra per poi creare la base, i bassi, i vari suoni e tutto quanto. Ho già pubblicato il brano su YouTube, anche se mi piacerebbe poter inserire nella versione finale una voce femminile, che addolcisca e riempia il tutto allo stesso tempo. Mi sono spinto anche in territori ancora più lontani dei miei componendo la musica di un brano su cui canterà il gruppo rap che mi ha richiesto questa base.
Ma al di là di questo, è cominciato tutto col sacrificio, ovvero esercitandomi dalle sei alle otto ore al giorno senza uscire spesso di casa. Sono fortunato a non aver mai preso una tendinite, insomma.


Quali sono i tuoi progetti futuri come solista e come membro dei Deafening Silence?

Per il duo, stiamo componendo un nuovo pezzo che ci sta piacendo molto e che pubblicheremo nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda me, invece, la cosa più imminente è un viaggio a Malta che durerà un mese: inutile dire che porterò con me la chitarra e l'amplificatore per proporre la mia musica anche lì, magari per strada, tutto molto do-it-yourself. Dopodiché, porterò avanti le mie produzioni personali: ho composto una traccia che non ho ancora pubblicato, una cosa molto diversa da Sunset, più rock e pesante. In questo caso mi piacerebbe molto lavorare con un vocalist che canti in maniera graffiante, diciamo così, più heavy.
Il mio obiettivo finale al momento è quello di trasferirmi a Milano dopo il diploma per frequentare la Rock Guitar Academy e poter finalmente essere un musicista di professione. La voglia di esprimermi al meglio e poter sfondare nella musica è davvero tanta, e ci metterò tutto il mio impegno e la mia passione.


Voi lettori, augurate buona fortuna a Biagio Di Nicoli e ai Deafening Silence perché i sogni dei giovani sono forse la cosa più importante al mondo.
Potete ascoltare qui Over the Universe:

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